diciamoglielo
- Dura la sconfitta da digerire per il Movimento
5stelle, ma se quelli che …sproloquiano sono tutti così… ben vengano le
sconfitte e… tutti a casa!
Cosa pensano alcuni deputati
Laura
Castelli: «… Non dico che chi non ha votato 5
Stelle sia da condannare, ma non lo giustifico». (da
ricoverare)
Nicola
Morra: «Sono stati tanti ad accreditare il
regime fascista dopo il 1922, ma dopo il 1945 si faticava a trovare un fascista
che ammettesse di esser stato sedotto da Mussolini, e tantissimi si scoprirono
antifascisti senza esserlo mai stati. Misteri della storia dell'ipocrisia
italiana... ». (delirante e
ingiustificabile, si deve dimettere)
- Il giorno dopo non è
facile e anche gli elettori del Movimento non ce la fanno proprio a rimettersi
in piedi con un colpo di autoironia
…e nemmeno fra gli attivisti, c’è
l’onore delle armi. La pancia del movimento urla così:
La colpa (scrive uno che su twitter
si firma Regan McNeil), è degli anziani: «Ricordate che ci accusavano di non
avere ideali? Sono gli stessi che ci hanno venduto per 80 euro».
La colpa, più in generale, è degli
italiani che si «sentono rappresentati da Pinocchio dato che loro stessi sono
disonesti», scrive Fortunato Corigliano.
È colpa di un «popolo di pecoroni»,
scrive Desiree Maiorino.
…eh
si, la colpa è sempre degli altri! Ma qualcuno di loro
andrebbe rinchiuso
in un posto isolato per poi buttare la chiave.
Sono
solo disoccupati che hanno creduto fino alla fine al reddito di cittadinanza
e alle parolacce del Grillo show.
Ma
ci sono deputati che riconoscono la sconfitta:
Alessandro
Di Battista: «Sono momenti duri e vanno vissuti
tutti, fino in fondo. Io sono fiero di quel che abbiamo fatto in questi mesi.
Non mollerò certo adesso. Credo fermamente che il M5S andrà al governo. Il
cambiamento culturale è più lento del previsto, ma inarrestabile».
Roberto Fico: «In una guerra di questo
tipo si può perdere una battaglia, ma non ci si ferma».
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